Canali Minisiti ECM

Ema, il vaccino AstraZeneca non è legato a trombosi per età o sesso

Farmaci Redazione DottNet | 17/09/2021 21:08

Resta la raccomandazione di continuare a somministrare una seconda dose di Vaxzevria tra le 4 e le 12 settimane dopo la prima

"L'evidenza disponibile non ha consentito all'Ema di identificare particolari fattori di rischio che rendono più probabile la Tts (trombosi con sindrome da trombocitopenia)" a seguito di vaccinazione con AstraZeneca. Questa la conclusione comunicata dall'Agenzia europea del farmaco Ema, dopo che il comitato Chmp dell'ente regolatorio Ue ha completato la sua ulteriore analisi dei dati sul rischio di insoliti coaguli di sangue associati a bassi livelli di piastrine, e sull'uso di una seconda dose del vaccino contro il Covid di AstraZeneca
 
L'agenzia spiega di avere "analizzato tutti i dati disponibili, inclusi gli ultimi provenienti da segnalazioni spontanee relative alla Tts nella banca dati di farmacovigilanza EudraVigilance, dati dettagliati sulle vaccinazioni degli Stati membri e un ulteriore studio commissionato sul rischio di coaguli di sangue che è stato esaminato in dettaglio dal Comitato per la sicurezza Prac dell'Ema. La conclusione è che non è stato possibile rilevare fattori di rischio specifici che rendono più probabile sviluppare la rara condizione". 

pubblicità

"Sebbene segnalazioni spontanee, se messe in relazione all'esposizione, abbiano suggerito che il rischio può essere maggiore nelle donne e negli adulti più giovani, e minore dopo la seconda dose rispetto alla prima, i limiti del modo in cui i dati vengono raccolti - precisa l'Ema - implicano che nessuna di queste differenze potrebbe essere confermata". Resta la raccomandazione dell'Ema di "continuare a somministrare una seconda dose di Vaxzevria tra le 4 e le 12 settimane dopo la prima, in linea con le informazioni sul prodotto. Non ci sono prove che il ritardo della seconda dose abbia alcuna influenza sul rischio di Tts", conclude l'Ema.

Commenti

I Correlati

Nella revisione di oltre 100 lavori in materia le "prove che confutano posizioni ideologiche e palesemente errate" sulle mascherine: "Efficaci nel ridurre la trasmissione delle malattie respiratorie"

Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1

Per la prima volta viene proposto il meccanismo secondo il quale questo fenomeno, definito “mimetismo molecolare”, avrebbe un ruolo nei tumori

Riducono l'efficacia delle cure anticancro. "Serve un nuovo approccio"

Ti potrebbero interessare

Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1

"Hanno la stessa efficacia di medicinali con brand originario. Valuteremo una campagna"

Se ne è discusso ad un convegno organizzato da Iss e Assobiotec-Federchimica

"Il provvedimento va incontro alle esigenze delle persone, specie quelle più anziane o con difficoltà di mobilità, perché facilita l'accesso al farmaco e la possibilità dell'aderenza terapeutica"

Ultime News

Nella revisione di oltre 100 lavori in materia le "prove che confutano posizioni ideologiche e palesemente errate" sulle mascherine: "Efficaci nel ridurre la trasmissione delle malattie respiratorie"

L'evento richiamerà a Torino, nelle aule dell’Accademia di Medicina in via Po 18, oltre cento congressisti

Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1

Spanevello: “E’ una malattia cronica e i casi in aumento, ma c’è la tendenza a gestirla solo in fase acuta. Non va sottovalutata, serve follow-up sistematico e maggior aderenza alle cure”